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Disturbo da desiderio sessuale ipoattivo
Spesso capita di non sentire minimamente la voglia di fare l’amore con il proprio partner. Si avverte un forte senso di repulsione nei suoi confronti, che annulla qualsiasi tipo di gesto affettuoso o di coccola.
In questi casi si parla di un calo del desiderio sessuale, o di disturbo da desiderio sessuale ipoattivo.
Iniziamo con il dire che il desiderio sessuale di una persona nasce gradualmente a partire da quando si è piccoli: inizialmente il bambino sente il bisogno di scoprire il proprio corpo, provando un innocente piacere nel vedersi o nel toccarsi. Poi si passa alla fase adolescenziale, durante la quale il soggetto vive le prime relazioni di coppia e le prime intimità sessuali, e concludiamo con la fase adulta, in cui la persona mette in pratica tutto quello che è stato maturato negli anni dello sviluppo fisico-sessuale.
In base al tipo di evoluzione psicosessuale, il soggetto sarà più o meno predisposto a vivere in modo produttivo e funzionale la propria sessualità.
Quali sono le possibili cause del disturbo da desiderio sessuale ipoattivo?
Il soggetto affetto da tale disturbo manca di qualsiasi tipo di fantasia erotica e sessuale.
Questo tipo di inattività può dipendere:
- da specifiche cause di natura organica;
- da inibizioni e disagi di tipo psicologico, come ad esempio la depressione, un forte stato ansiogeno, un periodo particolarmente stressante, etc.;
- da impegni di lavoro più pressanti del solito;
- da un periodo di tensione nel rapporto di coppia per un dato problema;
- dall’uso di droghe e dall’abuso di alcol;
- dall’assunzione di alcuni farmaci.
Essendo un disturbo dall’origine multifattoriale è innanzitutto determinante sottoporsi ad un controllo specialistico che permetta di valutare attentamente la situazione, di individuare la causa principale del disturbo (psicologica o organica) e di stabilire la cura idonea per la risoluzione del problema.
Quando si manifesta il disturbo sessuale ipoattivo?
Nella maggior parte dei casi il disturbo si manifesta nella fase adulta, solo in rarissime situazioni può rivelarsi nella fase adolescenziale.
La perdita del desiderio sessuale può essere sia saltuaria che continua, molto dipende dall’origine del problema. Se la causa è lo stress, basterà trovare un momento di relax per vivere serenamente il proprio piacere; se la causa invece è di tipo fisico o biochimico, allora il disturbo potrebbe persistere a lungo, se non si interviene tempestivamente con una mirata terapia farmacologica.
Quali sono le conseguenze del disturbo del desiderio sessuale ipoattivo?
La persona affetta da disturbo del desiderio ipoattivo non ha necessità di ricercare stimoli, non prende mai l’iniziativa, vive passivamente il proprio rapporto, non prova particolare piacere durante il rapporto intimo, non riesce ad elaborare pensieri positivi e costruttivi in proposito.
Le persone con Disturbo da Desiderio Sessuale Ipoattivo hanno difficoltà a sviluppare delle stabili relazioni sessuali, e possono vivere una profonda insoddisfazione coniugale. Tutto ciò se non preso in tempo può portare ad una netta separazione dei coniugi.
L’uso di sostanze afrodisiache può aiutare a ritrovare il desiderio sessuale?
L’uomo dai tempi dell’antichità ha sempre dato particolare potere e valenza ai cibi e alle sostanze afrodisiache, dalle ostriche al ginseng, dalle cure ormonali agli estratti vegetali.
Ma poi tutto ciò funziona realmente?
Stando alle ultime ricerche sembra che l’effetto di queste sostanze siano solo di durata momentanea.
Non dimentichiamo che il desiderio è un sentire che ha origine da dinamiche biochimiche e soprattutto dalle emozioni che lo sostengono e le nutrono.
Il vero afrodisiaco non sono le ostriche, il peperoncino o qualsiasi altro tipo di cibo o bevanda, bensì semplicemente le emozioni, la complicità fisica, il coinvolgimento e soprattutto la passione per il proprio partner.
Trattamento
Di solito è possibile intraprendere un percorso di cura mirato e personalizzato, solo dopo essersi sottoposti ad una serie di controlli ed analisi specifiche.
Se la causa del disturbo è di natura ormonale, basterà intervenire con una specifica terapia farmacologica.
Nella maggior parte dei casi il problema di fondo è di natura psicologica e riguarda alcune dinamiche relazionali della coppia, oppure una bassa autostima di un partner, ansia da prestazione o anche conflitti intrapsichici.
In tutti questi casi, è bene richiedere il consulto di un bravo psicologo psicoterapeuta, specializzato in sessuologia, in grado di valutare bene la situazione, individuare il nocciolo del problema e capire quali strumenti adottare per la risoluzione del disturbo.
Spesso, il sessuologo tende prima ad interagire individualmente con i singoli partners e, solo in un secondo momento, a creare un lavoro di squadra, per il benessere di entrambi.
Il sesso è tutto nella testa. (Erica Jong)
Dr.ssa Paola Maggi
Psicologo Psicotereapeuta Pavia